Macchine fotografiche digitali

Sulla pellicola tradizionale l'immagine è formata dai sali di cloruro d'argento. Semplificando si può dire che, una volta che la pellicola è stata esposta alla luce, quindi una volta fatta la fotografia, essi si aggregano e più sono piccoli e 'fitti' più l'immagine sarà dettagliata. Le fotocamere digitali usano invece al posto della pellicola degli elementi elettronici detti CCD costituiti da altri piccolissimi elementi sensibili alla luce chiamati pixel. Sono appunto i pixel i diretti responsabili della formazione dell'immagine.
E' evidente che più ce ne sono e meglio è, nel senso che se essi sono molti e 'fitti' la 'pellicola' elettronica sarà in grado di riprodurre immagini con molti dettagli, se invece sono relativamente pochi allora l'immagine apparirà piuttosto frammentata ed offuscata. Ne deriva quindi che la qualità dell'immagine che una fotocamera digitale-elettronica è in grado di fornire è direttamente proporzionale al numero dei pixel che compongono il CCD ed è proprio in base al numero di tali elementi che si può capire quanto buona sia la macchina fotografica.

Possiamo dire che fondamentalmente esistono 4 categorie di macchine fotografiche digitali: per chi non ha alcuna esigenza di qualità (fino ad un milione di pixel), per i fotoamatori meno esperti (da uno a due milioni di pixel), per i fotoamatori più esperti (da 2 a 5 milioni di pixel), per i professionisti con esigenze di alta qualità (oltre i 5 milioni di pixel). Unitamente ad una serie di altre caratteristiche elettroniche, come il numero dei bit, il numero dei pixel costituisce quindi il principale fattore per stabilire il valore di una macchina fotografica digitale.


Le digitali in base all'uso
Quanti mega pixel per ingrandire?